Aglio bianco piacentino
Descrizione sintetica del prodotto. La denominazione "Aglio bianco piacentino" designa i bulbi ottenuti dalla coltivazione delle locali varietà di aglio "Ottolini" e "Serena", nella zona geografica di produzione delimitata.
Come si coltiva. La messa a dimora dei bulbi deve essere effettuata nel
periodo compreso tra il 20 settembre e il 20 novembre e preferibilmente
nel mese di ottobre, impiegando semente (bulbilli) certificata
appartenente esclusivamente alle varietà "Ottolini" o "Serena". La
semina deve essere effettuata in modo da non superare la densità massima
d'investimento di 270.000 piante per ettaro. La maturazione fisiologica
dell'Aglio bianco piacentino inizia normalmente fra il 20 giugno e il
15 luglio, conseguentemente la raccolta si conclude, di regola, verso la
metà del mese e non oltre il 30 luglio. L'aglio, una volta estirpato,
rimane sul campo, in file ben esposte, fino all'essiccamento completo.
Completate le operazioni di essiccamento in campo, l’aglio viene legato
in mazzi e quindi collocato nelle aie delle aziende per l’essicazione
definitiva. Successivamente viene posto in piccole cataste e sistemato
in appositi locali, in attesa di essere avviato ai siti di conservazione
e condizionamento.
Territorio interessato alla produzione. Comprende l'intero territorio dei comuni di Besenzone, Cadeo, Calendasco, Caorso, Castelvetro Piacentino, Cortemaggiore, Fiorenzuola, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Monticelli d'Ongina, Piacenza, Podenzano, Pontenure, Rottofreno, Sarmato, San Pietro in Cerro, Villanova e parte del territorio dei comuni di Agazzano, Alseno, Borgonovo Val Tidone, Carpaneto Piacentino, Castell'Arquato, Castel San Giovanni, Gazzola, Ponte dell'Olio, Rivergaro, San Giorgio Piacentino, Vigolzone.
Storia. Nel Piacentino, fino al XIX secolo, la coltivazione dell’aglio riguardava orti familiari. Le più antiche notizie statistiche relative alla produzione di pieno campo di aglio nell’area risalgono al 1922.
Negli anni successivi la coltivazione dell’aglio in pieno campo non tardò a svilupparsi. Nel 1947 si costituì a Piacenza il Consorzio Provinciale Orticoltura avente un proprio marchio commerciale ed una specifica Sezione Economica Produttori di Aglio, il S.E.P.A., che da subito si distinse principalmente per l’esportazione di tale prodotto verso gli Stati Uniti. Nel corso degli ultimi trenta anni la coltivazione di aglio bianco piacentino ha assunto una posizione di notevole importanza, occupando il 10% circa della superficie nazionale investita ad aglio, con una produzione media annua di circa 3.000 tonnellate. Dal 1978 a Monticelli d’Ongina si svolge ogni anno una manifestazione-convegno dedicata all’Aglio bianco, ed in particolare alle varietà locali (Ottolini e Serena).
La consolidata tradizione della coltivazione dell’aglio consentì di fare un lunghissimo e certosino lavoro di miglioramento varietale, culminato con la selezione della locale varietà di aglio "bianco Piacentino".