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Anolini in brodo (anvein, anven)

 

Pasta ripiena da gustarsi dopo cottura nel brodo.
Ingredienti: farina bianca, uova e acqua per realizzare la pasta, mentre gli ingredienti principali del ripieno sono: carne magra di manzo, burro, formaggio grana, pangrattato e uova. Gli anolini hanno una forma a mezza luna e si distinguono da prodotti analoghi per la presenza nel ripieno della sola carne di manzo, preferibilmente la sottocoscia, cucinata come "stracotto piacentino".
Preparazione: La pasta - mescolare la farina con le uova ed impastare bene fino ad ottenere un impasto compatto ed omogeneo, tirare la pasta fino ad ottenere una sfoglia sottile, porre il ripieno a mucchietti sulla sfoglia e ripiegare la stessa, in strisce, sopra al ripieno. Tagliare gli anolini con l’apposita rotella dentata e comprimerne bene i bordi con le dita, infine cuocere gli anolini nel brodo caldo per pochi minuti. Il ripieno: preparare un brodo di cappone o di manzo, versandovi (facoltativo) un cucchiaio di salsa di pomodoro, mettere la carne di manzo (lardellata con pancetta) in una pentola con aglio, un cucchiaio di olio d’oliva, il burro, la cipolla tagliata a fettine, (volendo anche verdure come il sedano spezzettato, un pizzico di cannella, la carota affettata e i chiodi di garofano). Far rosolare a fuoco basso per circa 15 minuti, coprire la carne con 2 mestoli di brodo. Cuocere per 2 giorni a fuoco basso (il contenuto del tegame dovrà solo fremere) finché il sugo restringe; filtrare il sugo, togliere l’aglio e tenere da parte la carne. Il pane grattugiato (meglio se leggermente abbrustolito) deve essere aggiunto al sugo ristretto con 4 cucchiai di formaggio grana grattugiato, un pizzico di noce moscata e 2 uova sbattute, mescolando bene il tutto.
Storia: E’ il classico piatto piacentino consumato nel periodo natalizio o nei giorni di festa ed è presente nei menù di tutti i ristoranti che offrono la cucina tipica. Il nome "Anvein" proviene dal latino “anulus” (anello) così come viene chiamato anello lo strumento utilizzato per tagliare la forma semitonda. Nel XVIII secolo gli anolini comparvero presso la casa  reale di Spagna, infatti il Cardinale Giulio Alberoni, Primo Ministro di Filippo V, in una sua lettera al Conte Rocca scrive "fò fare la lepre alla piacentina, gli anolini, e paste nel brodo …". Nell’ottocento il poeta piacentino Valente Faustini (1858-1922) decantò gli anolini come minestra adatta per iniziare il pranzo. La considerazione che gode questo prodotto e molto viva anche al giorno d’oggi, lo dimostra il fatto che frequentemente vengono intessute lodi agli anolini.
Zona di produzione: Provincia di Piacenza, dove si possono anche acquistare anolini freschi e pronti all’uso, presso i negozi di gastronomia. Al brodo degli anolini ancora oggi, in alcune zone, i più anziani aggiungono il vino per concludere con il tradizionale e rumoroso surbì.
 

 

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