Antica varietà di nocciola piacentina
Descrizione sintetica del prodotto. Nocciola tonda piacentina, nisola dmestica
Come si coltiva. Materiale per l’impianto: polloni da piante madri di
genotipi accertati. Sesti d’impianto e forme di allevamento,
impollinatori: cespugli posti ad una distanza minima di 3m sulla fila.
Necessaria la presenza di impollinatori rappresentativi anche di
individui selvatici. Tecniche colturali (conduzione suolo, concimazione, ecc)
effettuate secondo le tradizioni locali. Vengono consigliate la
fertilizzazione organica e l’inerbimento permanente. Difesa fitosanitaria: nessun trattamento sulla vegetazione ad eccezione del
trattamento contro l’eriofide con zolfo.
Territorio interessato alla produzione. Vallate occidentali del piacentino con particolare riguardo alla Val Tidone e Val Luretta.
Storia. La cultivar nota in origine anche come "Tonda della Val Tidone" sembra originaria di quelle zone (provincia di Piacenza) dalle quali si è diffusa negli ultimi cento anni. Qualche cespuglio particolarmente vecchio è visibile in Val Tidone e Luretta.