Bomba di riso (bomba ‘d ris cui pissòn)
In origine la Bomba di Riso era un piatto tradizionale preparato per la festività della “Madonna d’Agosto” (Ferragosto).
Ingredienti: riso, carne di piccione, formaggio, burro, noce moscata, cipolla, funghi, carote, sale e pepe, qualche foglia di alloro e uova.
Preparazione: La bomba di riso si presenta come un involucro di riso cotto che forma di pasticcio rosolato e dorato a fuoco lento. All’interno racchiude pezzi di piccione, in precedenza cotto con burro e spezie. Tritare la cipolla, farla rosolare con il burro, aggiungere la carne di piccione pulita e lavata, disossata e tagliata a pezzi. Fare “passare” nel condimento e aggiungere sale, pepe e noce moscata. Dopo circa 15 minuti aggiungere i funghi precedentemente fatti rinvenire, un paio di foglie d'alloro e cuocere a fuoco lento, aggiungendo, se necessario qualche cucchiaio di brodo. Ungere con il burro una casserruola liscia dai bordi alti, spolverata con pane grattugiato versare metà del riso già cotto al dente; una volta scolato andrà condito con uovo, burro rimanente ed il formaggio grana. Lasciare un vuoto all'interno dello stampo nel quale si ripone la carne di piccione ed il sugo. Coprire il tutto con il riso rimanente e spolverare la superficie con pane grattato, qualche fiocchetto di burro e fare dorare in forno caldo. Al termine, lasciare riposare per qualche minuto e rovesciare nel piatto di portata e servire.
Storia: Elisabetta Farnese, Regina di Spagna (moglie di Filippo V) ne era particolarmente ghiotta. Pertanto, il suo primo Ministro, Cardinale Giulio Alberoni, di origine piacentina non mancava di proporre la presenza della "Bomba di riso" sulla tavola reale unitamente ai salumi e ai formaggi piacentini. Questa è una antica specialità piacentina che veniva preparata in occasione della festa della Madonna del 15 agosto. L’usanza antica era di cuocere i piccioni interi e disossarli quando venivano messi nella bomba di riso. Nell’ottocento il poeta piacentino Valente Faustini (1858-1922) dedicò a questo gustoso prodotto una poesia in dialetto piacentino.
Zona di produzione: Provincia di Piacenza.