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Cappello del prete (cappel dal pret)

 

Il nome è assolutamente esplicativo di questo piatto di carne che viene appunto dalla tipica forma del cappello che indossavano i sacerdoti dalla fine dell’800.
Ingredienti: Il Cappello del prete è costituito da un “contenitore” fatto da cotica di suino che viene successivamente riempito da un impasto di carni suine.  
Preparazione: il muscolo intero dello stinco anteriore disossato e rovesciato e sgrassato, la tradizione vuole sia posto sotto sale per alcuni giorni. Dopo la salagione, viene rovesciato con la cotenna di nuovo all’esterno e poi cucito alle estremità prima di essere messo ad asciugare per 2 o 3 giorni, ad una temperatura tale da far perdere al prodotto l’acqua libera. La salagione è effettuata a mano, utilizzando sale, aromi. Successivamente il prodotto è posto in cella sale per alcuni giorni. Si cucina come i più noti cotechini e zamponi e lo si accompagna con purè di patate, lenticchie o spinaci.
Zona di produzione
: La zona di produzione comprende l'intero territorio della provincia di Piacenza.
Storia: Fra le specialità della norcineria piacentina non vi sono solo salumi crudi stagionati, ma anche salumi cotti. Si dice che il Cardinale Giuglio Alberoni, grande diplomatico piacentino e primo ministro presso la corte di Filippo V Re di Spagna, ricorda che Elisabetta Farnese, oltre ai salumi piacentini crudi, prediligeva anche quelli cotti - tra cui proprio il il Cappello del prete.
Abbinamenti consigliati: vini rossi del territorio, frizzanti o fermi, idonei a “pulire il palato” dalla sensazione di “grasso” di questa gustosa leccornia.

 

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